Il gruppo è uno strumento potente per lo sviluppo e l’evoluzione personale.
I fattori benefici che sono sempre presenti nelle esperienze di gruppo (Yalom, 1997) sono i seguenti:
universalità: la persona trae beneficio dal confronto con l’esperienza dell’Altro e realizza che tutti i suoi problemi, preoccupazioni o sintomi possono essere condivisi;
acquisizione di nuove informazioni: la pluralità dei punti di vista che caratterizza il gruppo è fonte, inevitabilmente, di notizie e chiarimenti sui problemi condivisi;
instillazione di speranza: l’ascolto e il confronto mobilitano l’ottimismo tra i partecipanti e aumentano la sensazione di poter migliorare e evolvere;
cambiamento dei copioni familiari: il gruppo consente la messa in scena di antichi o attuali drammi familiari, che con la presenza esperta del terapeuta possono essere rivisitati e cambiati al fine di raggiungere migliori livelli di benessere;
altruismo: ciascuno sperimenta l’importante vissuto di essere non solo bisognoso di aiuto ma anche competente e in grado di aiutare l’altro, attraverso indicazioni o suggerimenti;
sviluppo di tecniche di socializzazione: il gruppo svolge la fondamentale funzione di specchio. Ogni partecipante attraverso i feedback e le risposte aiuta ed è aiutato nell’acquisizione di una più accurata percezione di sé. Tale nuova consapevolezza è alla base per un successivo cambiamento di interazione sociale;
sperimentare comportamenti nuovi: ogni paziente ha la possibilità di osservare e prendere a modello gli aspetti positivi del comportamento degli altri partecipanti;
apprendimento interpersonale: ogni partecipante, per migliorare la propria situazione, deve attraversare diversi stadi. Il primo livello è rendersi conto delle proprie modalità di interazione sociale e delle conseguenze che esse hanno sugli altri e su se stesso; successivamente, si saggia la possibilità di modificare tali modalità, attraverso la sperimentazione, nel gruppo, di nuovi comportamenti; infine si verifica se i nuovi comportamenti risultano effettivamente più adeguati;
coesione di gruppo: i partecipanti sperimentano la sensazione che qualcosa di importante sta avvenendo all’interno di un contesto protetto e accogliente, un contenitore le cui “pareti” sono formate dai vari membri e dalla loro voglia di far parte del gruppo;
catarsi: il gruppo sviluppa la potenzialità liberatoria attraverso l’immedesimazione nell’altro e nelle sue problematiche;
fattori esistenziali: non costituiscono automaticamente un fattore di cambiamento ma una consapevolezza necessaria affinché gli eventi avversi della vita possano essere vissuti con meno drammaticità.