APPROFONDIMENTO:
IL FUNZIONAMENTO DELLA COPPIA
Se il contratto emotivo-affettivo evolve, la relazione diventa flessibile, capace di mutare in funzione dei bisogni di se stessi e dell’altro, di tollerare le frustrazioni e di rispondere ai cambiamenti.
SIMMETRIA E COMPLEMENTARITA'
È possibile distinguere un contratto di coppia "tradizionale", nel quale i partner operano una suddivisione di aree e responsabilità (il dominio della donna è la gestione della casa e dei figli; il dominio dell’uomo è il lavoro e coincide con la garanzia del sostentamento economico della famiglia) ed un contratto "moderno", caratterizzato da ruoli simmetrici tra i partner, e nel quale l’idea sottostante è che l’investimento professionale dei due è di pari importanza per la coppia, con uguali impegni nella cura della casa e nell'accudimento dei figli.
Il conflitto di coppia può essere generato da un disaccordo implicito circa l'uguaglianza dei coniugi che si verifica durante la definizione del rapporto; tale disaccordo può dar luogo a fraintendimenti sempre più gravi: quanto più è negata l'origine del conflitto stesso, tanto più le argomentazioni sono spostate dal terreno dell'organizzazione ("siamo in disaccordo su come gestire l'organizzazione di questa famiglia”) al terreno dell'identità ("questa famiglia non funziona perché tu non sei un/a buon/a moglie/marito").
Le coppie armoniche riescono a mantenere una complementarità nel far fronte ai compiti e, allo stesso tempo, un senso di uguaglianza e di leadership condivisa. Al contrario, le coppie che si presentano come disarmoniche sono spesso caratterizzate da uno squilibrio dei compiti e delle responsabilità nella coppia, che si manifesta nell’eccessiva dominanza di uno dei partner sull’altro.
La distribuzione del potere è un problema distinto dalla organizzazione complementare o simmetrica della coppia: ciò che veramente conta, qualunque sia il tipo di organizzazione e contratto, è che esista nella coppia un senso di reciprocità, in modo che i partner siano convinti che ciascuno si fa carico di alcune responsabilità e che i rispettivi contributi hanno valore e fanno parte di un equilibrio che dura nel tempo.
STABILITA' E CAMBIAMENTO
L’impegno nella realizzazione personale e nella relazione di coppia, e le diverse richieste provenienti dalle due aree, necessitano di una struttura salda e di una elevata flessibilità: le variazioni inaspettate nella routine, le crisi e le eventuali responsabilità che si aggiungono se arrivano i figli, richiedono tolleranza per il caos che si produce. L’adattabilità comporta l’equilibrio e il mantenimento di una struttura stabile e al tempo stesso flessibile in risposta ai cambiamenti della vita.
COESIONE E AUTONOMIA
Quando il tempo si consuma tra l’adempimento degli impegni personali e familiari, il rapporto può soffrire della mancanza di spazi sia di coppia che individuali. Le coppie armoniche riescono a trovare nell'interdipendenza un equilibrio tra bisogno di vicinanza e rispetto della separazione e delle differenze individuali. Nelle diadi in tensione, i partner possono invece assumere atteggiamenti disimpegnati l’uno rispetto all'altro, con poco senso di connessione ed intimità, oppure, quando il percorso individuale di crescita non ha permesso loro lo sviluppo di una piena autonomia, strutturare modalità simbiotiche.
REGOLE RELAZIONALI
I partner devono costantemente ridefinire e rendere esplicite le loro idee ed aspettative nei confronti della relazione, del compagno e di sé stessi. In una coppia che appare armonica le regole, i ruoli e i messaggi sono chiari. Se non c’è chiarezza i fraintendimenti si sommano e si stratificano producendo incomprensione, frustrazione e conflitto.
Come ogni sistema, anche la coppia ha delle regole che la governano. Alcune di queste regole hanno un significato più importante e sono le regole di base che in nessun caso si possono infrangere altrimenti la stabilità della coppia è in pericolo (ad esempio la regola della fedeltà reciproca). Le altre regole si possono definire regole secondarie perché, se infrante, non provocano danni irreparabili al sistema-coppia.
Una ulteriore classificazione si basa sul livello di esplicitazione della regola: le regole riconosciute sono quelle regole dichiarate esplicitamente dai coniugi stessi, come il fatto che dopo il lavoro lei si occupa della casa e lui aiuta i bambini a fare i compiti; le regole implicite sono le regole che la coppia non dichiara esplicitamente, ma su cui si troverebbe d’accordo se fosse interrogata a riguardo: ad esempio, lei/lui ballando con estranei/e non deve farlo guancia a guancia; le regole segrete infine sono quelle che un osservatore acuto può rilevare, ma di cui i membri della coppia negherebbero l’esistenza, come nel caso in cui il marito boicotta le feste organizzate dalla moglie, perché è geloso dei suoi amici.
I CONFLITTI DI COPPIA
I conflitti di coppia, dipendono frequentemente da regole poco chiare o da regole incompatibili tra loro.
La mancanza di chiarezza impedisce anche di riconoscere le punizioni, soprattutto quelle sotterranee e indirette, e questo può comportare che chi trasgredisce la regola non capisce il proprio sbaglio, e di conseguenza si trova nell'impossibilità di rimediare ad esso.
Le regole dovrebbero anche avere caratteristiche di flessibilità ed adattabilità, allo scopo di permettere alla coppia gli inevitabili accomodamenti che ogni processo evolutivo, quale il passaggio dal fidanzamento al matrimonio prima, e dalla coppia alla famiglia con figli poi, comportano. In particolare le regole implicite che guidano il modello di organizzazione e comunicazione di una coppia, andrebbero scrupolosamente esaminate e rinegoziate qualora si dimostrino disfunzionali alla coppia o a uno dei membri.
ESPRESSIONE DELLE EMOZIONI E INTIMITA'
Ogni coppia dovrebbe raggiungere un accordo su come si esprimono reciprocamente i sentimenti di amore, affetto e cura, così come quelli di rabbia, paura e dolore. Inoltre una diade può considerarsi una coppia quando i due individui che la compongono condividono tre aspetti fondanti: quello sessuale, quello emotivo e quello sociale. Nessuna coppia rimane troppo a lungo tale, se una di queste tre dimensioni è costantemente assente o carente, se non a prezzo di una buona dose di disagio. Lo stato di malessere può inoltre generare meccanismi compensatori, che insorgono come normale reazione allo stress, ma che, nel tempo, possono diventare fattori omeostatici, bloccando la coppia in una situazione di stallo.
LA GESTIONE E LA SOLUZIONE DEI PROBLEMI
La differenza tra le coppie che appaiono armoniche e quelle disarmoniche non è determinata dalla presenza o dall'assenza di problemi, ma piuttosto dalla capacità di affrontare e risolvere le difficoltà che insorgono nel corso della vita insieme. Tuttavia, è ovvio che l’accumularsi di eventi particolarmente stressanti quali i lutti e le gravi disorganizzazioni, possono mettere a repentaglio anche una coppia ben funzionante.
Le coppie possono incagliarsi in qualunque punto nel cammino verso la risoluzione del problema, ma quelle con equilibri chiaramente critici hanno difficoltà a livello del punto di partenza: il riconoscimento condiviso del problema. La poca chiarezza nella comunicazione ed un basso livello di differenziazione, bloccano la definizione del problema ed il riconoscimento delle differenze, nei sentimenti e nelle idee intorno ad esso, per una paura catastrofica che il conflitto aumenti producendo violenza o separazione. In questo senso, le coppie con bassa tolleranza al conflitto tendono ad “accordarsi sull'essere d’accordo” e premono per una prematura chiusura dei problemi.
Le coppie rigide adottano una strategia unica per tutti i problemi, considerando la sperimentazione di altre strade fonte di fallimento e di colpa; le coppie che non hanno definito chiaramente la distribuzione di potere al loro interno, possono cadere nella trappola senza via d’uscita della ricerca della ragione e del torto, senza alcuna capacità di considerare il punto di vista dell’altro.
Nelle coppie con dinamiche funzionali al benessere di entrambi, c’è invece la possibilità di procedere dall’identificazione del problema alla sua soluzione: esse sono in grado di mantenere un senso di fiducia, di affrontare i problemi con tolleranza per quanto riguarda le differenze e le incertezze, e quindi di costruire nel tempo un senso di reciprocità nell'accomodamento dell’uno all'altra; esse sono in grado di sperimentare soluzioni nuove, espandere le possibilità di risposta e anche di cambiare direzione quando è necessario