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PERCORSI DIVERSI PER ESIGENZE DIVERSE

AFFRONTARE UN CAMBIAMENTO CON IL COUNSELING

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Se la problematica da affrontare è circoscritta, sia a livello temporale che negli effetti sulla propria vita, allora l'intervento che risulterà utile sarà un percorso breve (mediamente 5-6 incontri) di counseling. Questo tipo di intervento crea un supporto nel risolvere difficoltà legate perlopiù a cambiamenti personali, relazionali o professionali: consente di vagliare una scelta, di riequilibrare le difficoltà legate a nuove necessità, di esaminare possibilità alternative, di prendere consapevolezza e valorizzare le proprie risorse. La caratteristica essenziale di questo tipo di intervento è di essere centrato sul presente e di implicare scelte operative e pratiche.

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AFFRONTARE UN DISAGIO CON LA TERAPIA INDIVIDUALE

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Quando la problematica è ampia, nel senso che investe e condiziona la vita a vari livelli, o antica, ovvero qualcosa che accompagna la persona da molto tempo o forse da sempre, l'intervento più utile è senz'altro la psicoterapia. In questo ambito il lavoro principale riguarda le emozioni, soprattutto quelle che prevaricano o sommergono la coscienza o che destabilizzano il proprio sistema affettivo. Quando la malinconia stende il proprio velo nero sulla  nostra esistenza, facendoci sprofondare nella depressione, quando l'ansia e la paura attanagliano il cuore ogni volta che dobbiamo compiere determinate azioni, quando la rabbia esplode incontrollata perché qualcosa non va come vorremmo, quando il corpo manifesta con sintomi somatici un malessere che proviene dal profondo, o quando tutto questo  si alterna disordinatamente facendoci vivere su un pericoloso ottovolante, allora la psicoterapia individuale può costituire la risposta più valida. In questo caso il percorso è maggiormente articolato, dovendo ricostruire insieme la storia del problema e dei suoi incroci fatali con la storia personale. Lo scopo è far emergere le risorse occorrenti per riappropriarsi della propria vita ed i tempi sono assolutamente soggettivi; tuttavia devo precisare che il mio modo di operare non prevede percorsi eccessivamente lunghi, per favorire le capacità di autonomia e autodeterminazione della persona.

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AFFRONTARE UNA CRISI AFFETTIVA CON LA CONSULENZA DI COPPIA

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Oggi la coppia è il sistema più fortemente in crisi, ancora più della famiglia.

Quando due persone si incontrano, la possibilità di formare una coppia sana dipende dalla capacità che ha ciascuno di loro di sperimentare un senso di uguaglianza rispetto all'altro: in una buona unione coesistono l'unicità di ciascuno dei due membri e la comunione di ambedue, il senso di uguaglianza nei diritti e nei doveri e la differenziazione delle singole identità.

Al contrario nelle coppie disfunzionali rileviamo fusionalità o disimpegno, e la più o meno sotterranea convinzione da parte di uno, o peggio ancora di tutti e due i partner, di essere il più importante, intelligente, buono ecc. Due persone possono davvero considerarsi una coppia quando condividono tre sottosistemi fondamentali: quello emotivo, quello sociale, quello sessuale. Nessuna coppia infatti rimane tale a lungo se uno dei tre aspetti è costantemente assente o carente, salvo a prezzo di sintomi e disagiIn questi casi un percorso di coppia mirato può restituire ad entrambi il senso dell'unione e della progettualità, oppure, qualora sia questo l'obiettivo comune, la capacità di realizzare un distacco amorevole e civile uno dall'altro. I percorsi di coppia hanno in genere cadenza quindicinale e una durata massima di 10-12 sedute.

 

AFFRONTARE UN DISAGIO EVOLUTIVO CON LA CONSULENZA FAMILIARE

 

La famiglia è un sistema fluido che evolve costantemente: nascite, morti, matrimoni e separazioni, tappe di crescita dei figli, portano necessariamente dei cambiamenti ai quali il sistema deve far fronte, riassestandosi di volta in volta in base alle nuove esigenze e necessità insorte.

Ogni volta che la famiglia cambia struttura, l’evoluzione positiva è assicurata se i membri sanno mettere in atto una riorganizzazione che garantisca un equilibrio armonico e dinamico tra aspettative, necessità e obiettivi individuali e collettivi: in questo caso la famiglia reagisce a situazioni nuove in modo da mantenere una continuità e assicurare la crescita psicosociale di ognuno dei suoi membri.

In caso contrario invece il malessere potrebbe  emergere sotto forma di conflitto esplicito o implicito, oppure, nei casi più gravi, di sintomo psicofisico in uno dei familiari.

La consulenza familiare è utile in tutti questi casi, ma lo è particolarmente nelle problematiche presentate da adolescenti e giovani, in quanto strumento ottimale per migliorare i rapporti tra genitori e figli. La quantità e la qualità dei processi comunicativi sono infatti tra i primi indicatori di benessere/malessere nelle relazioni familiari: la terapia familiare può configurarsi come una sorta di palestra emotiva, all'interno della quale sperimentare, con l'aiuto del terapeuta, nuove modalità per comunicare e stare insieme.

 

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